Descrizione
A fronte di contributo richiesto dall’Amministrazione comunale e concesso da Regione Lombardia a valere sul bando relativo a “Interventi finalizzati all’avvio di processi di rigenerazione urbana” della D.G. Territorio e protezione civile, il Comune di Valmadrera ha inizialmente predisposto un progetto di fattibilità tecnico economica per partecipare e successivamente portare avanti la progettazione di livello definitivo ed esecutivo, al fine di favorire l’avvio delle operazioni di gara finalizzate all’appalto dei lavori previsti, operazioni che hanno visto il loro perfezionamento con affidamento dell’esecuzione delle opere medesime all’Impresa Radaelli Costruzioni S.r.l. di Inverigo (CO), con il ribasso dello 9,23% sul prezzo posto a base di gara e pertanto per il prezzo netto contrattuale di €. 420.479,25, oltre IVA come per legge.
Il progetto è finalizzato al recupero dell’edificio di proprietà comunale ubicato in Vicolo Giusti n. 10, all’angolo con Vicolo Magnini, per attività di interesse pubblico collegate alla realizzazione di alloggi per anziani.
Si prevede la sperimentazione di modelli innovativi sociali e abitativi (ad es. Edilizia sociale, co-housing, e altre tipologie di abitare assistito), finalizzati a soddisfare i bisogni di nuclei familiari in condizione di disagio abitativo o di specifici soggetti-target.
Si vuole così intervenire per dare un'offerta concreta alla domanda di accoglienza residenziale per gli anziani indigenti o particolarmente sofferenti in merito alla solitudine e all'abbandono familiare ma anche assistenza sociale per le persone anziane in condizione di disagio psicologico.
Quale ipotesi di intervento è stata valutata e condivisa con la Soprintendenza territorialmente competente la possibilità di eseguire una manutenzione straordinaria/risanamento conservativo dell’edificio per accogliere le funzioni di interesse pubblico evidenziate nell’ambito dei più recenti modelli innovativi sociali e abitativi.
Si è esclusa la sostituzione e la totale demolizione dell’immobile, anche al fine di conservare la memoria della tipologia rurale e in quanto l’immobile è soggetto a vincolo specifico di interesse culturale, artistico e storico D.lgs 42/2004 artt. 10 e 11. La soluzione prescelta conserva l’immagine architettonica dell’edificio attraverso il restauro della facciata e di parte delle murature laterali, prevedendone l’integrazione con nuovi elementi e rinforzi dell’esistente, che consente di reperire gli spazi funzionali necessari all’esercizio dell’attività pubblica ed i relativi servizi. L’obiettivo perseguito è quello della realizzazione di un organismo architettonico che veda l’integrazione della memoria storica dei luoghi ma capace di garantire l’organicità funzionale dell’edificio ed al tempo stesso valorizzarlo e adibirlo a funzioni sociali.
Con deliberazione veniva approvato il progetto definitivo/esecutivo per un importo stanziato ammontante ad € 570.000,00, ai quali è previsto si aggiungano € 900.000 ottenuti ancora dall’Amministrazione comunale a valere su finanziamento ottenuto sul PNRR, quale soggetto attuatore degli Investimenti della Missione 5 “Inclusione e Coesione”, Componente 2 “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore”, risorse utili a permettere il più consono completamento dell’opera nel suo complesso.
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Ultimo aggiornamento: 25 febbraio 2025, 10:45